[...] Quando finalmente esce tutto il resto del corpo, la liberazione è totale, il piccolo atterra dolcemente sul fondo della piscinetta, ma solo per un secondo, perché subito lo prendo con le mie mani, il momento che ho sempre sognato di questo parto, che ho sempre desiderato, e che finalmente si avvera... Lo tiro su, è nato, è nato! Ancora non ci credo, lo abbraccio e guardo... “È una femmina, è Maia!”